Breve ma intensa intervista, un po' diversa da quanto siamo abituati a sentire, ma non per questo meno interessante, anzi. Il punto di vista di un addetto ai lavori che vive il mondo startup quotidianamente e a 360 gradi.
(tutte le immagini da crowdfundme.it)
Oggi parliamo con Tommaso Baldissera, founder di Crowdfundme.it. Crowdfundme è una piattaforma di Equity Crowdfunding, nata nel 2013, attraverso la quale una startup o una piccola impresa può presentare il suo progetto e raccogliere fondi di (generalmente) piccoli investitori privati.
Perché la nicchia nella quale Tommaso e il suo team sono riusciti ad entrare è proprio questa: quella dei piccoli investitori. Allo stesso modo è enorme la possibilità che viene offerta a chi vuole lanciare un progetto ma non ha i fondi, né la possibilità di entrare in contatto o essere presi in considerazione dai grandi fondi di venture capital.
Tommaso, formazione in Bocconi, carriera nel marketing, oggi founder.
Questa è un’intervista diversa dalle altre: Tommaso è stato molto schietto e molto chiaro nell’esprimere il suo punto di vista. E’ un punto di vista diverso rispetto a quello che siamo abituati a sentire, ma non per questo meno interessante, tutt'altro. Soprattutto perché arriva da un founder che lavora quotidianamente con le startup ed è lui stesso founder di una startup.
Grazie ancora a te Tommaso per la disponibilità e partiamo con le domande!
Innanzitutto grazie per la disponibilità. Vorrei sapere, come e quando è iniziata la vostra avventura con crowdfundme.it?
Tutto è nato ai tempi dell’università: mi chiedevo infatti come potesse uno studente che abitasse fuori dai grandi centri finanziari come Roma, Milano o Torino, raccogliere capitali per una sua idea senza doversi muovere fisicamente ogni volta per promuovere la sua startup. Da lì ho avuto l’idea di creare una ‘vetrina’ dove chiunque potesse mettere la propria idea ed entrare così in contatto con gli investitori. Studiando ho capito che si chiamava Equity Crowdfunding e così ho deciso di lanciarmi in questo progetto.
Quali sono stati i primi passi dell’execution?
Inizialmente siamo partiti proprio all’avventura con la prima versione ‘base’ del sito che adesso è stato in gran parte ristrutturato. Poi ho iniziato ad integrare il team ed abbiamo iniziato a lavorare in maniera più strutturata una volta ottenuta un po' di ‘traction’.
Nella vostra crescita iniziale avete seguito il metodo lean?
Guarda noi utilizziamo un metodo altrettanto efficace: fatturare per coprire i costi e cercare di fare qualche ricavo! Devi coprire i costi ed ottenere della marginalità: questo in Bocconi lo insegnano molto bene, e forse oggi ad alcune startup si dimenticano di insegnarlo..
Inoltre sono convinto che, perlomeno in Italia, senza un capitale alle spalle, sia estremamente difficile oggi riuscire a portare avanti un’attività di successo.
"Devi coprire i costi ed ottenere della marginalità"
Ad oggi, di che numeri parliamo? Ho letto che siete riusciti a intercettare la categoria dei ‘piccoli’ investitori privati (2,300-5k euro). E’ corretto? E come valuti questa caratteristica?
Ad oggi siamo a 5,5 Milioni di euro raccolti, e siamo arrivati recentemente a 3.000 investimenti.
La nostra media e’ 1.700 (da 250 a 63k euro). La nostra filosofia è prima puntare sull’investitore Retail: rispetto al Regno Unito i numeri sono ancora molto bassi, ma offrire una possibilità di investimento diverso rispetto a quello che offrono le banche o gli istituti di investimento, per di più basato sull’economia ‘reale’ delle startup, poteva essere un buon colpo.
Chiaramente parliamo di un investimento ad alto rischio ma che può allo stesso tempo portare ad ottimi rendimenti.
Ad oggi il vostro team come è composto?
Io sono il founder e CEO, Benedetto Pirro è il nostro COO, invece Carlo Valentini, CMO, si occupa del Marketing mentre Giancarlo Vergine è il nostro 'startup talent scout'!
Obiettivi del 2018?
Raccogliere capitali per 32 società nel 2018, ed inoltre vogliamo lanciare il mercato secondario che deve diventare il nostro punto di forza: dare cioè la possibilità a chi abbia investito in una società di poter disinvestire quel capitale in maniera rapida ed agevole, se ad esempio lo volesse nuovamente investire in una nuova startup.
Il nostro macro obiettivo è invece quello di creare informazione e cultura nel mondo dell'Equity Crowdfunding: ambiziosamente Crowdfundme deve diventare il punto di riferimento in questo ambiente.
Quale sono state le startup che hanno raccolto fondi tramite la vostra piattaforma e che hanno riscontrato il maggior successo?
CleanBnB rappresenta sicuramente una delle storie di maggior successo. Dopo l’ottima campagna del 2016 ha recentemente raccolto 500k euro.
Startup italiana che si occupa di affitti brevi: gestisce ad oggi centinaia di appartamenti in oltre trenta località italiane e con questa raccolti fondi sicuramente si espanderà in maniera importante.
Per chi volesse approfondire trovate alcuni dettagli interessanti.
Penso inoltre a Diamas: una startup per diabetici che produce cerotti con dei microaghi, autrocalibranti e per nulla invasivi che misurano la glicemia del paziente inviando dati in real-time al nostro smartphone, prendendo i tassi glicemici del liquido interstiziale (potete trovare di più qui).
Ultima domanda: sei ancora tu che rispondi alla chat sul sito?
Si!
Grazie ancora a Tommaso per aver risposto alle nostre domande! Cerchiamo di fare buon uso di questi consigli dal momento che troppe volte ci si dimentica delle regole fondamentali del gioco: fare profit.
Fatevi tutti un giro su https://www.crowdfundme.it alla ricerca di qualche startup o idea interessante sulla quale investire o anche semplicemente per capire in quale direzioni ci stiamo muovendo!
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e condividete please!
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