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Immagine del redattoreAntonio Garbaccio

Innovazione: il mio punto di vista


Se ne sente parlare fin troppo: di seguito i miei 2 cents..



Tutti parlano di innovazione: ogni azienda che si rispetti ha creato il suo ‘Innovation department’, assunto consulenti ed esperti di settore, tutti pronti a fare il grande salto.

Ma di cosa si tratta esattamente?

Dal mio modestissimo punto di vista l’innovazione non è solo tecnologia, anzi. L’innovazione prima di tutto parte dalle persone, parte dalla voglia di provare a cambiare le cose e a farle diversamente. Innovazione è fregarsene dei “si è sempre fatto così” e dei “qui funziona in questo modo”..


"L'innovazione parte dalle persone"

Innovazione è rinunciare a qualcosa nel breve termine, in questo semestre, scontentando in qualche maniera gli azionisti, ma avendo una visione a lungo termine, permettendo così di posizionarsi dove vogliamo nel mercato del futuro.


Innovazione come dicevo è fare le cose in modo diverso, persino opposto a volte. Come insegna Tim Ferris, che diventò il venditore numero uno della sua azienda grazie ad un semplice accorgimento: chiamare i potenziali clienti quando non lo faceva nessuno, al mattino prestissimo e tardi la sera. Così, quando qualcuno rispondeva, era più probabile si trattasse di qualcuno di medio-alto livello vista l’ora, e dunque con potere decisionale. Inoltre in quella fascia nessuno gli stava con il fiato sul collo, nessuno gli mandava mail e (quasi) nessuno telefonava: iniziò così a chiudere un numero incredibile di deal. Per assurdo lavorando meno ore.


Innovazione è sicuramente snellire i processi, digitalizzare il digitalizzabile, ma soprattutto creare una cultura intorno a questo cambiamento. Ma questo lo fai facendo sentire le persone parte attive del cambiamento, anzi, motore e traino di questo cambiamento.

Da qui i famosi venerdì di Google dove i lavoratori possono concentrarsi su un loro progetto innovativo, su una loro idea, anche non direttamente correlata al loro ambito di lavoro.


Innovazione è positività, energia e volontà di costruire il futuro.


Sono molto interessato all’argomento: sia per quanto riguarda le startup, dove però è più ‘semplice’, dal momento che spesso le startup nascono già con l’obiettivo di essere ‘disrupting’, sia per quanto riguarda le grandi realtà. Qui il gioco è nettamente più complicato, sono macchinari spesso lenti, burocratici, e cambiare la cultura dal basso non è semplice. E’ però ancora più stimolante sotto molti punti di vista.

E cambiare la cultura dal basso può voler dire anche partire dalle piccole cose: da semplici buone prassi e linee guida.


Ma innovazione può anche voler dire copiare: copiare o perlomeno prendere spunto da chi innovazione la sta già facendo (ma la sta facendo sul serio), e bene.


"Innovazione è smettere di pensare al trimestre e alla borsa e iniziare a pensare a lungo termine"

Non voglio dire che sia facile, per carità. Ma l’innovazione non avviene per caso, la devi programmare e strutturare, coinvolgendo i giovani ma anche i meno giovani. Coinvolgendo tutti quelli che pensano che le cose si possano fare meglio, anzi si debbano fare meglio, automatizzando dove possibile, per liberare tempo da dedicare alla creatività e a progetti nuovi e stimolanti.


Questo per me è innovazione.


E tutto inizia col fare riunioni che durino al massimo 7 minuti.


Perché non è maleducato iniziare in orario quando manca ancora qualcuno, è maleducato ed irrispettoso far perdere tempo alle persone.



Condividete, commentate e fatemi sapere cosa ne pensate!


Stay Tuned


Antonio



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